Piccola crisalide che ti risvegli a nuova vita,

a guardare la tua vergine esistenza m'innamoro della tua forza.

La tua stessa figlia ti guarda mentre ti muovi

con ellittica eleganza nella tua sacra danza.

Sono durata solamente un istante per essere seguita

da un'altra esistenza del momento sempre presente.

In questo mio piccolo mondo non vi è nulla di duraturo.

Tutto cambia d'istante in istante come il getto dell'acqua di una cascata.

Eppure sei soffio, sei fiato, respiro, sei pura esistenza,

eppur sei amore, ricordo di una memoria ancora ansimante.

Ed ora ti guardo nella tua luce riflettere la tua stessa potenza,

ed il mio silenzio per timore o reverenza ha preso il sopravvento.

Osservo ciò che sono da un'altra angolazione,

ed allora il distacco dal mio ego al mio sé diviene differente

è il mio stesso fenomeno che cambia, nella mia totale impermanenza.

Allora divengo impermanente continua e costante,

animata e inanimata, corporea ed incorporea,

in un gesto di totale abnegazione, mi osservo quale fenomeno sorgente.

Osservo il tuo stesso esistere come fenomeno che passa,

come il sole che sorge e poi tramonta,

come il sorgere ed il passare delle sensazioni tattili

e le vibrazioni del tuo impermanente, si muovono composte ed ordinate.

Tra il buio del rumore ed il silenzio della luce,

sono l'esistenza che contiene la memoria,

annusando la paura e la speranza, respirando il vento e il mio alito,

mi agito nella vita della vita, e continuo a vivere impermanente.

Ti copro con lo sguardo della mia stessa riverenza

perché sei l'aria tra le foglie che vibrano nell'etere

poi assaporo nel silenzio la tua dolce essenza,

come vento sulla pelle, o come acqua fluttuante e impermanente.